Nuovo stadio Padovani, il restyling si farà. C’è l’ok al mutuo con il Credito sportivo, c’è una riunione all’orizzonte per definire il cronoprogramma definitivo. E c’è la richiesta della società che ci gioca la serie A, l’Unione Rugby Firenze, di iniziare (almeno) al termine della stagione sportiva tra aprile e maggio.
Dopo l’ok del Coni, il 24 ottobre è stato stipulato il contratto per un mutuo da 10 milioni di euro di durata quindicennale «a tasso fisso del 3,781%».
Soldi che serviranno per una serie di interventi tra cui spicca la nuova tribuna centrale da 4.000 posti che sarà realizzata in nove mesi dall’inizio del cantiere.
«Si tratta di un intervento molto sentito e atteso dalla città e dalla federazione, sia locale che nazionale, perché darà a Firenze la possibilità di ospitare eventi di portata internazionale» annuncia l’assessora allo sport Letizia Perini.
Dietro al restyling del Padovani, infatti, c’era proprio l’obiettivo di rendere Firenze sempre più casa del rugby. Un po’ perché la nazionale in città aveva conquistato due vittorie storiche e un po’ per sfruttare l’onda lunga di un impianto funzionale per la palla ovale.
«Con il restyling del Padovani potremmo ospitare le partite della nazionale femminile e dell’under 20, oltre ai match casalinghi delle Zebre Parma in Europa» aveva detto a Repubblica più di un anno fa il presidente della Fir Toscana, Riccardo Bonaccorsi.
Ma la riqualificazione e l’ampliamento erano legate a doppio filo anche alla possibilità di farsi sede alternativa della Fiorentina durante i lavori al Franchi.
I 5 milioni di euro necessari per adeguare l’impianto a stadio di calcio da 15 mila spettatori sono sempre stati considerati da Commisso non congrui, non tanto per la cifra in sé, quanto per la non possibilità di esercitare il “total control” tanto caro al patron e per l’incertezza sui tempi di realizzazione.
Un “no” diventato definitivo dopo l’incontro tra Funaro e il d.g. viola Ferrari.
Nonostante lavori affidati alla Nigro Costruzioni e allo studio Archea Associati di Casamonti, gli artefici del Viola Park.
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