FIRENZE – Si è svolta oggi, 26 gennaio 2024, a Firenze l’udienza preliminare sul crac della Braccialini, l’azienda di moda dichiarata fallita nel dicembre 2017 con un rosso di 37 milioni di euro di debiti. Sei condanne, sei rinvii a giudizio e una raffica di proscioglimenti e assoluzioni. Il gup Antonio Pezzuti ha condannato in abbreviato Riccardo Braccialini, ex ad dell’azienda, a 2 anni e sei mesi di reclusione oltre alla inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale e all’incapacità ad esercitare gli uffici direttivi per la stessa durata della pena, con l’accusa di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Dovrà inoltre versare una provvisionale di 500mila euro a favore dei curatori del fallimento della società Braccialini spa.
Condanna, sempre con rito abbreviato, a otto mesi di reclusione per Massimo Braccialini, fratello di Riccardo, ex direttore creativo e consigliere delegato tra il 1989 e il 2016, e per altri tre ex componenti dei consigli di amministrazione. Il gup ha rinviato a giudizio sei persone tra cui l’ex presidente e due ex consiglieri del cda di Braccialini, e i vertici di altre tre aziende per bancarotta preferenziale.
Prosciolti e assolti con rito abbreviato, altri 59 imputati, tra cui i dirigenti di otto istituti di credito, accusati aver concesso prestiti alla Braccialini quando già l’azienda era in una crisi profonda. In particolare, la Procura ipotizza che la Braccialini, nel giugno 2016 poco prima e poco dopo aver avanzato richiesta di ammissione al concordato preventivo, avrebbe eseguito pagamenti preferenziali a favore di alcune ditte per evitare che cessassero le forniture, attraverso – però – l’emissione da parte di queste ultime di fatture false poichè maggiorate degli importi dei debiti pregressi.
L’udienza si aprirà il 10 settembre 2024.
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