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Anche per l’anno 2025 sarà attivo il Bonus Turismo, un incentivo destinato ai lavoratori e lavoratrici del settore turistico e della ristorazione, che prevede un trattamento integrativo per gli straordinari e il lavoro notturno. La misura, inserita nel DDL di Bilancio, punta a garantire un aumento in busta paga nel periodo compreso tra gennaio e settembre del prossimo anno.
Il Bonus Turismo, introdotto per la prima volta nel 2023 per garantire la stabilità occupazionale e sopperire alla mancanza di offerta di lavoro nel comparto, consiste nella detassazione delle retribuzioni per le ore di lavoro notturno e straordinario effettuate nei giorni festivi. Questo beneficio è riconosciuto ai dipendenti che operano sia nelle strutture turistiche e termali, sia negli esercizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande.
Beneficiari e requisiti d’accesso
Per poter beneficiare del trattamento integrativo per le prestazioni effettuate nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2025, i lavoratori interessati devono aver percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40 mila euro nell’anno fiscale 2024. La somma aggiuntiva riconosciuta in busta paga per le attività straordinarie, pari al 15% della retribuzione lorda per queste prestazioni, sarà esente da imposte e non concorrerà alla formazione del reddito.
I lavoratori interessati dovranno presentare una richiesta al proprio datore di lavoro, dichiarando l’importo del reddito da lavoro dipendente del 2024. Sarà quindi il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, a riconoscere in busta paga il trattamento integrativo e a riportare le somme erogate nella certificazione unica. Successivamente, i datori di lavoro potranno recuperare il credito maturato tramite compensazione, inserendo nel modello F24 il Codice Tributo che sarà stabilito dall’Agenzia delle Entrate con apposita circolare.
Per conferme e dettagli sulla misura si attende la conclusione dell’iter parlamentare e la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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