Ecco l’andamento del mercato dei mutui: il tasso fisso è in discesa da 4 mesi e il variabile ha superato il punto critico, a gennaio crescono del 75% le surroghe rispetto all’ultimo trimestre del 2023. Nella prima riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea del 2024, la terza consecutiva senza aumenti del costo del denaro, – afferma l’Osservatorio di MutuiOnline.it – persiste l’incertezza sulla data di un potenziale taglio dei tassi d’interesse, dopo una leggera ri-accelerazione dell’inflazione in Eurozona che a dicembre 2023 ha toccato il 2,9%, rispetto al 2,4% di novembre.
Le surroghe
L’IRS da ottobre 2023 è sceso di circa 80 punti base, influenzando il calo dei tassi fissi, più o meno stabile da settembre l’Euribor e i tassi variabili; il migliore Tan fisso è al 2,70%, il miglior variabile al 4,71%. E mentre i tassi calano, le surroghe crescono: evidenziano una crescita della quota delle surroghe dal 21,5% in T4-23 al 37,6% a gennaio.
Miglior tasso
La settimana prossima si esprimerà la Federal Reserve che, secondo le aspettative, manterrà una posizione di stabilità. Alessio Santarelli, Direttore Generale di Gruppo MutuiOnline, commenta: «Oggi c’è un cauto ottimismo: il miglior tasso fisso su un mutuo acquisto a 20 anni si attesta al 2,7% e le surroghe tornano a essere convenienti, permettendo di risparmiare fino a 15mila euro su un mutuo da 120mila euro a 25 anni. Dato il forte rallentamento delle principali economie europee, ci aspettiamo che la Bce interverrà riducendo i tassi entro la fine del primo semestre 2024».
Mutui green
Dal mese di ottobre i tassi medi fissi hanno registrato una discesa di 73 punti base, passando dal 4,08% al 3,35%, e attualmente sul mercato è possibile trovare tassi addirittura al 3,10%, e al 2,7% per i mutui green. Quindi oggi acquistando un immobile in classe A o B è possibile ridurre il tasso d’interesse sul mutuo fino a 40 punti base: grazie al costo ridotto e all’impatto ambientale questo prodotto sta guadagnando sempre più popolarità tanto da aver rappresentato l’8,5% delle erogazioni su MutuiOnline.it nel quarto trimestre del 2023.
I variabili
Per i tassi variabili, la situazione è meno interessante ma in divenire, con il miglior tasso variabile, decisamente più costoso del tasso fisso, che si attesta sul 4,71%. Considerando inoltre le tempistiche previste dagli analisti per la riduzione dei tassi (i forward dell’Euribor prevedono una diminuzione di circa 150 punti base in 12 mesi), oggi il tasso fisso è assolutamente consigliato, sia per la sicurezza sia per la convenienza. Le richieste di mutuo a tasso variabile in questa prima parte del 2024 rappresentano solo il 2,6% del totale, mentre i mutui a tasso fisso costituiscono il 96,2%.
Importi medi
Rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso, gli importi medi richiesti sono aumentati dell’8,3%, passando da 129.851 a 140.692 euro e si registra una leggera diminuzione del reddito medio dei richiedenti (da 2.968 a 2.913 euro), segnali positivi per il mercato. In queste prime settimane del 2024 è tornato l’interesse verso le surroghe, favorito dalla diminuzione dei tassi d’interesse che ha innescato un nuovo slancio tra coloro che hanno sottoscritto un mutuo nell’ultimo anno e mezzo e che cercano di sostituire il proprio tasso variabile. I dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it evidenziano che il 96,9% delle richieste di surroga sono verso un tasso fisso, una scelta comprensibile considerando che il tasso variabile, a causa del persistente costo del denaro elevato, non ha ancora avviato una discesa significativa.Ann
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