La showgirl sarebbe nei guai con il fisco. In base alla sua dichiarazione di giugno al tribunale di Ivrea e a un patrimonio incapace di sostenerei i pagamenti, avrebbe chiesto e ottenuto la procedura di liquidazione prevista dalla legge 3/2012, la cosiddetta “salva suicidi” che consente l’estinzione del debito.
Guai finanziari per Cristina Chiabotto, indebitata con il fisco per ben 2,5 milioni di euro. Stando alla ricostruzione del sito TorinoToday, la modella ex Miss Italia, reduce dal recente matrimonio con Marco Roscio, avrebbe chiesto e ottenuto la procedura di liquidazione prevista dalla legge 3/2012, la cosiddetta “salva-suicidi”.
I debiti
Al tribunale di Ivrea l’8 novembre 2019, il giudice Matteo Buffoni ha aperto la procedura richiesta dalla stessa Chiabotto con un’istanza presentata il 3 giugno (prima, quindi, delle nozze con Marco Roscio del 21 settembre), nominando Massimo Savio in veste di liquidatore. Il debito ammonterebbe a 2,1 milioni di euro verso l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), cui vanno aggiunti 252mila euro con l’Agenzia delle Entrate, 93mila euro con Banca Sella, oltre a una piccola cifra con un condominio torinese “per spese non pagate“. Questo il decreto del giudice Buffoni:
La posizione debitoria della ricorrente si manifestava in modo prorompente nell’anno 2014 in conseguenza di verifiche effettuate dalla guardia di finanza di Torino in relazione al periodo 2008-2013, all’esito delle quali veniva accertato un comportamento elusivo (non fraudolento) e di conseguenza veniva ripreso a tassazione un reddito superiore rispetto a quello dichiarato (motivo per cui negli anni passati le sarebbe stata pignorata una somma pari a 167mila euro, ndr).
Il patrimonio di Cristina Chiabotto
Le sostanze della Chiabotto non le consentirebbero di onorare il debito. La showgirl possiede due negozi a Torino e Borgaro Torinese con la sorella (che ha dato il consenso alla vendita), che avrebbero però un valore di soli 241mila euro. Non risultano beni di pregio o autoveicoli a lei intestati e la sua liquidità dichiarata per pagare i debiti (pure su un patrimonio di 500mila euro dichiarati nel 2018) ammonterebbe a 9mila euro. Nella sua dichiarazione del 3 giugno, Cristina ha dichiarato di vivere con la mamma casalinga, la nonna pensionata non autosufficiente e la sorella studentessa e ha chiesto che le venissero riconosciute spese per il mantenimento di 4 persone pari a 50mila euro annui. Va precisato che, dopo il matrimonio, la Chiabotto si è trasferita col neomarito nel Parco della Mandria.
Cos’è la legge salva suicidi
La legge 3 del 2012, nota anche come “legge salva suicidi” o sul sovraindebitamento, consente ai contribuenti di ridurre i propri debiti in caso di difficoltà economiche. Creata per sostenere piccole imprese e liberi professionisti, permette la cancellazione dei debiti anche a fronte di un pagamento parziale.
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