(AGENPARL) – Roma, 6 Novembre 2024
(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 Cia-Agricoltori: un fondo specifico per incentivare interventi di messa in
sicurezza e manutenzione del territorio
Introdurre un fondo ad hoc per incentivare interventi di messa in sicurezza
e manutenzione del territorio da parte delle imprese agricole e forestali,
a partire dalla aree interne, con l’obiettivo di fronteggiare gli effetti
dei cambiamenti climatici, contrastare il dissesto idrogeologico e favorire
la tutela ambientale e paesaggistica. E’ la proposta avanzata da
Cia-Agricoltori Potenza-Matera per contrastare gli effetti dei continui
cambiamenti climatici che hanno ripercussioni in primo luogo sull’attività
agricola.
Gli agricoltori – sottolinea il presidente Cia Potenza Giovambattista
Lorusso – sono i migliori custodi del nostro territorio e ad essi vanno
affidati, con risorse adeguate, compiti specifici di manutenzione che in
buona parte, specie nelle nostre aree interne, sono già svolti dalle
piccole aziende agricole familiari.
Tra i “punti deboli” in Basilicata che si riscontrano in questa prolungata
stagione di emergenza idrica, gli assorbimenti naturali di emissioni, in
rapporto alla superficie regionale, sono più elevati della media nazionale,
mentre le emissioni pro-capite sono peggiori.
La Basilicata registra comunque una performance abbastanza positiva,
essendo la seconda regione italiana per minore utilizzo di fertilizzanti e
con una quota di agricoltura biologica elevata (26%); tuttavia, la regione
registra anche emissioni agricole piuttosto alte e un alto numero di bovini
allevati in rapporto alla popolazione.
Pur non essendo tra le regioni più esposte agli impatti dei cambiamenti
climatici, ha infatti un basso numero di eventi estremi in relazione alla
superficie, una bassa quota di consumo di suolo ed è la Regione in cui la
popolazione è meno esposta al rischio alluvione (1%), ci sono fattori da
tenere sotto osservazione:
· L’aumento delle temperature minime e delle massime
rispettivamente di 0.15°C e 0.07°C, soprattutto dopo gli anni novanta;
– La tendenza al rialzo della temperatura minima in inverno, primavera
ed estate, mentre è al ribasso in autunno, specialmente nel ventennio
ottanta-duemila:
– La tendenza all’aumento della temperatura massima in primavera ed
estate e la sua diminuzione durante l’inverno e l’autunno;
– La modificazione del regime pluviometrico con una tendenza al ribasso,
a causa della diminuzione delle piogge autunno-invernali.
Per il presidente nazionale della Cia Cristiano Fini nella lotta alla crisi
climatica da troppi anni l’Italia sta dimostrando di essere in ritardo.
Continua a rincorrere le emergenze senza una strategia chiara di
prevenzione. Nella prossima manovra finanziaria, secondo Fini, oltre ad un
fondo ad hoc per incentivare interventi di messa in sicurezza e
manutenzione del territorio, deve trovare spazio anche il rifinanziamento
del contributo a sostegno del settore suinicolo travolto dall’emergenza
peste suina africana, così come serve nominare finalmente un commissario
straordinario nazionale per la Xylella, al fine di coordinare tutte le
azioni necessarie a eradicare l’epidemia nelle aree già colpite e a
prevenirne la diffusione in altri territori.
Altrettanto importante, poi, prorogare il bonus ZES unica per
l’agricoltura, nonché continuare ad agevolare il ricambio generazionale sui
campi con misure specifiche, come la reintroduzione anche per il 2025 dello
sgravio contributivo a favore dei giovani agricoltori.
Infine, per il presidente di Cia, vanno assolutamente previsti
aggiustamenti su pensioni e sanità. Allo stato attuale, infatti, gli
incrementi previsti dalla manovra non sono sufficienti a garantire in
maniera equa il diritto alla salute di tutti. Quanto alle minime, l’aumento
di 3 euro è decisamente irrisorio, soprattutto considerato che l’Inps
certifica una perdita del potere d’acquisto del 15,7% delle pensioni degli
italiani.
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