ErreDiPi esprime forte preoccupazione per le misure di risparmio proposte dal Consiglio di Stato nel Preventivo 2025, temendo conseguenze negative sul sistema educativo. Il gruppo lancia una petizione contro l’esclusione dal finanziamento dei docenti specialisti e la limitazione delle trasformazioni delle supplenze in incarichi stabili.
In merito alle misure di risparmio proposte dal Consiglio di Stato nell’ambito del Preventivo 2025 ErreDiPi (Rete per la difesa delle pensioni) ha espresso la sua “forte preoccupazione” in quanto queste misure “potrebbero avere conseguenze dirette e negative sul sistema educativo delle scuole comunali”. Una preoccupazione che ha portato il Gruppo ha lanciare una petizione dove viene sottolineato come in particolare due delle misure proposte “rischiano di compromettere seriamente la qualità dell’insegnamento nelle scuole”.
La prima misura che fa storcere il naso a ErreDiPi riguarda il contributo cantonale. “Il Cantone ha intenzione di escludere dal finanziamento i docenti specialisti in educazione fisica, musicale e di sostegno psicopedagogico (DAP), per i quali esiste attualmente un contributo specifico. Se questa misura venisse attuata, il Cantone non coprirebbe più i costi per questi docenti specialisti, con tutte le conseguenze che ne derivano per le scuole”. La seconda misura riguarda invece le supplenze. “Il Cantone propone di eliminare la possibilità di trasformare le supplenze in incarichi stabili dopo la 17ª settimana, riducendo ulteriormente la stabilità per il personale educativo. Questa modifica potrebbe peggiorare la situazione dei docenti supplenti, che già oggi vivono una condizione di incertezza e precarietà ”. Per la Rete per la difesa delle pensioni tutte queste misure, se attuate, “avrebbero gravi ripercussioni, e potrebbero portare a situazioni come:
- Un abbassamento della qualità dell’insegnamento, soprattutto in quelle materie e attività (educazione fisica, musica, supporto psicopedagogico) che sono sempre più fondamentali per il benessere e lo sviluppo dei bambini e delle bambine.
- Il rischio che molti docenti specialisti perdano il proprio posto di lavoro, con inevitabili conseguenze per le scuole e per gli studenti.
- L’ulteriore carico di lavoro per i docenti titolari, che dovrebbero assumersi compiti aggiuntivi, riducendo la qualità complessiva dell’insegnamento.
- La possibilità di creare disuguaglianze tra i vari Comuni, con scuole che, a causa di questi tagli, non sarebbero più in grado di garantire un’offerta formativa adeguata”.
Per tutti questi motivi, con questa petizione ErreDiPi chiede pertanto:
- Al Consiglio di Stato di rinunciare a queste misure di risparmio, che rischiano di compromettere la qualità del nostro sistema educativo.
- Ai Comuni di opporci fermamente a queste scelte ingiuste e di diventare voce dei cittadini e delle cittadine, facendo sentire la nostra richiesta alle autorità cantonali. Nel caso in cui il Consiglio di Stato non dovesse rivedere la propria posizione, chiediamo ai Comuni di adottare le necessarie misure finanziarie a livello locale per garantire che la qualità dell’insegnamento e la presenza dei docenti specialisti siano preservate.
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