Marco Amenta, regista, per il film ‘Anna’; Francesco De Augustinis, regista, per il film “Until the end of the world”; Loredana Cannata, attrice, per il suo impegno ambientale; Menzione speciale a Lia Furxhi, Direttrice del Festival Cinemambiente. Questi i premi assegnati per il “Green Movie Award 2024”, giunto alla sua settima edizione, nella suggestiva cornice della Festa del Cinema di Roma, presso lo Spazio Lazio Terra di Cinema della Regione Lazio.
Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad un’imponente crescita di manifestazioni e festival culturali green che si affiancano a un eco-filone cinematografico sempre più ricco e alla nascita di un’industria protesa alla sostenibilità, al risparmio energetico, sensibile all’uso delle risorse rinnovabili e alla riduzione delle emissioni di CO2, a conferma di come i temi ambientali stiano diventando un’urgenza e una priorità anche per il mondo della settima arte. Il Green Movie Award – promosso da Pentapolis, insieme ad Eco in Città, con il supporto della Regione Lazio, in collaborazione con l’associazione Roma Green AntropoCine, e con la partecipazione di Assobenefit – è un riconoscimento simbolico attribuito a opere e a personaggi che rappresentano i valori legati alla sostenibilità, efficaci nel sensibilizzare il pubblico e a coinvolgere la filiera produttiva, filmmakers e distributori, in pratiche responsabili all’interno di un processo generale di tutela ambientale. Alla cerimonia hanno partecipato Massimiliano Pontillo, Direttore responsabile Eco in Città (Pentapolis Group) e Responsabile relazioni esterne Assobenefit, Marino Midena, Direttore artistico Green Movie Award e Direttore AntropoCine, Maria Giuseppina Troccoli, Commissario Straordinario e Direttore Roma Lazio Film Commission.
Queste le motivazioni dei premi assegnati: per Anna di Marco Amenta parliamo di “un personaggio femminile potente come pochi nel cinema italiano. Una storia vera che mette in evidenza le criticità della nostra società: modernità contro tradizione, uomini contro donne; capitalismo contro ambiente”. Per Francesco De Augustinis (Until the end of the world), “una fotografia impietosa della realtà drammatica dell’industria degli allevamenti ittici. Da una presunta idea di sostenibilità del settore, il documentario mostra l’inquinamento di paradisi naturali, la distruzione di piccole economie locali e svela un’economia colonialista, una totale violazione del benessere animale”. Loredana Cannata, attrice e attivista, “da anni alterna il suo lavoro di attrice alla sua passione civica, con un impegno particolare sul fronte dei diritti umani e della giustizia sociale ed economica”. Infine, il riconoscimento a Lia Furxhi, Direttrice Festival Cinemambiente, perché “a metà degli anni ’90 un gruppo di pionieri ha avuto l’intuizione di organizzare un Festival che cominciò a raccontare l’ambiente con un linguaggio nuovo, quello del cinema. Ed è ancora così, per chi oggi ha raccolto il lascito del fondatore Gaetano Capizzi: la realtà unica di ‘Cinemambiente’”.
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