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Impianto fotovoltaico gratuito nel 2024 per chi rientra nei requisiti previsti dalla normativa in vigore: vediamo insieme tutti i dettagli

Pannelli solari (Codiciateco.it)

La transizione energetica in atto per arrivare alla decarbonizzazione del Pianeta attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 contempla una riqualificazione energetica a tutti i livelli e in tutti i settori economici. Per raggiungere tali obbiettivi tutti i paesi si sono dati normative e regole per arrivare a implementare al meglio le iniziative volte all’efficientamento energetico di edifici residenziali e commerciali.

La strada tracciata è d’obbligo e i governi si sono dotati di misure che vadano incontro alle esigenze dei cittadini più fragili attraverso l’istituzione di agevolazioni e fondi ad hoc. La sfida è grande e si compone di diverse tipologie di interventi a 360 gradi rispetto alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. L’ultima direttiva europea denominata “Case Green” abbraccia proprio queste prerogative, prevedendo l’adeguamento energetico degli edifici esistenti entro il 2030, con la riduzione dei consumi e l’installazione di pannelli solari.

L’Italia

pannelli impianti fotovoltaici
Impianto fotovoltaico residenziale (Codiciateco.it)

Il nostro paese ha predisposto il cosiddetto reddito energetico 2024 con il Decreto Ministeriale pubblicato in Gazzetta l’8 novembre 2023, con la regolamentazione dell’accesso al Fondo nazionale per il reddito energetico di circa 200 milioni di euro. Un sostegno previsto e concordato per chi necessita di aiuto nell’ottemperare all’installazione di impianti fotovoltaici.

L’agevolazione ha carattere regionale e si riferisce alla possibilità di accedere al fondo per avere il contributo e predisporre impianti fotovoltaici e pannelli solari sui tetti delle abitazioni su tutto il territorio nazionale. Il Ministero dell’Ambiente  si occuperà della gestione di tali fondi e della loro erogazione agli aventi diritto, proprio per diffondere sul territorio i sistemi di fonti di energie rinnovabili e allo stesso tempo ridurre i costi energetici per le singole famiglie economicamente svantaggiate.

I beneficiari

La ratio alla base della misura e dell’istituzione del fondo è il contrasto alla cosiddetta “povertà energetica” arrivando nei luoghi dove esistono maggiori difficoltà e andando a sostenere utenti in reale disagio economico. L’ intervento è da considerarsi a lungo termine visto che non eroga un aiuto immediato, ma copre le spese sostenute per l’installazione dei pannelli solari. Un modo per agire alla radice del problema.

La suddivisione, prevista per il 2024 e il 2025, destina 80 milioni ad Abruzzo, Calabria, Basilicata, Molise, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, mentre i restanti 20 milioni saranno destinate alle restanti regioni. Interessante la configurazione che avrà il fondo che si autoalimenterà con i proventi dell’energia prodotta in eccesso, rispetto all’autoconsumo di ogni nucleo famigliare.

Beneficiari del fondo sono ovviamente le famiglie a reddito basso, con ISEE massimo di 15mila euro, che riceveranno un contributo in conto capitale per le spese sostenute per installazione e acquisto di pannelli solari e fotovoltaici. Per contro le famiglie dovranno cedere, al Gestore del sistema energetico, l’energia prodotta in esubero rispetto al loro fabbisogno, garantendo così l’autosostentamento dello stesso fondo. Particolare attenzione anche al Sud, come ci spiega QuiFinanza, considerando maggiormente le zone più svantaggiate in termini di povertà energetica. Non resta che attendere la pubblicazione del Decreto per conoscere le direttive di ogni singola Regione e di ogni Comune selezionato.

 

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