In Europa, il 15% delle emissioni totali di CO2 viene prodotto da auto e furgoni: un dato che ha spinto il Parlamento Europeo, nell’ambito delle sue politiche di contrasto al cambiamento climatico, ad approvare una legge che, a partire dal 2035, vieti la vendita di vetture a combustibili fossili come benzina o diesel, ma anche GPL e metano, con l’ambizioso obiettivo di ridurre a zero le emissioni provenienti da questo tipo di veicoli. Ma le grandi case automobilistiche si stanno preparando alla transizione alla mobilità puramente elettrica per cui tra pochi anni e già in netto anticipo rispetto al 2035, le elettriche saranno le uniche alimentazioni in vendita, facendo crescere una fitta rete di infrastrutture che dalla filiera dell’automotive arriva all’installazione capillare di colonnine per la ricarica elettrica e a nuovi studi e ricerche per batterie sempre più performanti e dalla maggiore autonomia.
Gli automobilisti europei sono già sensibili a questo tipo di tematiche tanto che, da anni, la vendita delle auto elettriche è in crescita e, su cinque nuove auto immatricolate, una è elettrica. I casi più virtuosi sono in Svezia e Norvegia dove, rispettivamente, il 60% e il 90% delle vetture in circolazione sono elettriche. Un trend possibile anche grazie alle tante case automobilistiche che non smettono di investire in innovazione, proponendo continuamente modelli che uniscono prestazioni e tecnologia elevata al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente. Come accade per uno dei suv elettrici fastback di casa PEUGEOT, il nuovo E-3008 Long Range che, grazie alla piattaforma del gruppo, ha una grande batteria con un’autonomia fino a 700 chilometri, una delle migliori prestazioni del settore.
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